SCRIVE IL VESCOVO RENATO

… domenica 29 novembre, prima domenica di Avvento e inizio del nuovo anno liturgico, si celebrerà l’Eucaristia con una nuova traduzione italiana del Messale Romano giunto alla terza edizione.

Non si tratta semplicemente di un volume nuovo di preghiere per la Messa. Questa nuova traduzione è un ulteriore frutto della riforma della Liturgia promossa dal Concilio Vaticano II (1962-1965) per suscitare in essa «una partecipazione piena, consapevole e attiva».

Il Messale ora è arricchito di nuove preghiere, altre sono state riviste ed espresse in un linguaggio più essenziale e più aggiornato. Si conosce già la nuova versione del Padre nostro: si dirà non più «non ci indurre in tentazione», ma «non abbandonarci alla tentazione». Avremo modo di scoprire altre riformulazioni. Queste migliorie sono importanti, perché la celebrazione dell’Eucaristia sta nel cuore dell’esperienza cristiana e sempre la nutre e la forma, lungo il cammino che la Chiesa percorre nel tempo.

Con l’evento della consegna del Messale Romano, nella sua terza edizione e nella nuova traduzione italiana, possiamo assumerci volentieri l’impegno ad aiutarci tutti – fedeli laici, presbiteri, diaconi, vescovo, ognuno con le sue competenze e il proprio ministero – ad esprimere meglio: bellezza, senso del mistero, essenzialità, ascolto, partecipazione, comunione, servizio, testimonianza.

Belluno, 18 novembre 2020  +  Renato Marangoni